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Casentino

Il Casentino è una grande vallata nel territorio della provincia di Arezzo e corrisponde all’alta valle all’Arno, che nasce alle pendici del Monte Falterona.

Si presenta come una profonda e ampia conca, chiusa d’intorno dallo stesso Monte Falterona, dalla vetta più elevata del Monte Falco (1658 m.), dall’Alpe di Serra e di Catenaia, mentre dalla depressione del passo della Consuma inizia il massiccio del Pratomagno.

Geografia e storia

Il paesaggio è caratterizzato dalle estese foreste delle zone di montagna, dove si è in gran parte conservato quell’ambiente naturale, ricco di storia e di spiritualità, dove si possono ripercorrere le tracce di San Francesco: il Santuario della Verna con la chiesetta di Santa Maria degli Angeli e la chiesa delle Stimmate; il Monasteroe l’Eremo di Camaldoli fondati da San Romaldo, all’interno della splendida omonima foresta.

Le località principali sono Bibbiena e Poppi, che fa parte del club dei "borghi più belli d'Italia", ma l’intero territorio è punteggiato di piccoli paesi e castelli appartenuti ai conti Guidi.

Per favorire la migliore conoscenza dell’ambiente naturale è stato creato l’Ecomuseo del Casentino, con vari spazi espositivi ed itinerari diffusi nella valle. Annualmente vengono promossi progetti didattici, iniziative culturali e momenti di festa.

Il turista può passeggiare nei boschi e foreste tra i meglio conservati d’Italia, grazie anche all’istituzione nel 1993 del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi che si estende per circa 36.000 ettari, fra le province di Forlì Cesena, Arezzo e Firenze.

Enogastronomia

Fra i piatti che si possono gustare prevalgono quelli semplici a base di ingredienti offerti dal bosco e dalla montagna: zuppe, primi piatti, arrosti, prosciutti, formaggi. In particolare si segnala l’acquacotta di Stia, a base di cipolle, brodo e fegatini di pollo, i tortelli di patate e alla lastra, tipici solo della Valle Santa. Principale ingrediente dei piatti poveri è la castagna, che viene consumata nei mesi autunnali lessa (le ballotte) o arrosto (le bruciate). Con la farina ci si fanno il pane, il baldino e la polenta dolce. Fra i prodotti tipici: il pecorino casentinese, la ricotta o il raviggiolo fatti con latte di capra; il prosciutto del Casentino, ricavato dal maiale "grigio" casentinese, allevato allo stato brado e nutrito con ghiande, tuberi e castagne; la patata rossa di Cetica. un prodotto D.O.P. coltivato dagli inizi del secolo scorso dopo che la patata fu introdotta nella valle a seguito di una carestia.

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